L’acquisizione dei suoni nel linguaggio del bambino avviene in modo eterogeneo e progressivo.
A partire dai 24 mesi i bambini cercano di avvicinarsi il più possibile al modello linguistico a cui sono esposti, compatibilmente con le loro abilità articolatorie e fonologiche.
Durante questi tentativi attuano delle semplificazioni che vengono definite processi fonologici di semplificazione. Tali processi sono fisiologici e riflettono lo sviluppo ancora incompleto dell’inventario fonetico.
I processi di semplificazione fonologica si distinguono in:
1. PROCESSI DI STRUTTURA: modificano la struttura sillabica della parola, cambiando la quantità di elementi e la sequenza di consonanti e vocali.
Alcuni esempi:
- cancellazione della sillaba debole: “elefante” diventa “fate”
- riduzione dei gruppi consonantici: “spada” diventa “pada”
- armonia consonantica: “banana” diventa “manana”
- riduzione di dittonghi: “fuoco” diventa “foco”
2. PROCESSI DI SISTEMA: sostituiscono un suono con un altro suono, mantenendo inalterata la sequenza sillabica.
Alcuni esempi:
- stopping: “sole” diventa “tole”
- desonorizzazione: “banana” diventa “panana”
- anteriorizzazione: “oca” diventa “ota”
- fricazione: “goccia” diventa “gossa”
Questi processi tendono a scomparire gradualmente con la maturazione delle capacità articolatorie e del sistema fonologico. In genere, sono soppressi tra i 3 anni e mezzo e i 4 anni.
Se i processi persistono oltre questa età o se il linguaggio del bambino è perlopiù inintelligibile, ovvero non comprensibile, è bene approfondire e consultare un logopedista.
A partire dai 24 mesi i bambini cercano di avvicinarsi il più possibile al modello linguistico a cui sono esposti, compatibilmente con le loro abilità articolatorie e fonologiche.
Durante questi tentativi attuano delle semplificazioni che vengono definite processi fonologici di semplificazione. Tali processi sono fisiologici e riflettono lo sviluppo ancora incompleto dell’inventario fonetico.
I processi di semplificazione fonologica si distinguono in:
1. PROCESSI DI STRUTTURA: modificano la struttura sillabica della parola, cambiando la quantità di elementi e la sequenza di consonanti e vocali.
Alcuni esempi:
- cancellazione della sillaba debole: “elefante” diventa “fate”
- riduzione dei gruppi consonantici: “spada” diventa “pada”
- armonia consonantica: “banana” diventa “manana”
- riduzione di dittonghi: “fuoco” diventa “foco”
2. PROCESSI DI SISTEMA: sostituiscono un suono con un altro suono, mantenendo inalterata la sequenza sillabica.
Alcuni esempi:
- stopping: “sole” diventa “tole”
- desonorizzazione: “banana” diventa “panana”
- anteriorizzazione: “oca” diventa “ota”
- fricazione: “goccia” diventa “gossa”
Questi processi tendono a scomparire gradualmente con la maturazione delle capacità articolatorie e del sistema fonologico. In genere, sono soppressi tra i 3 anni e mezzo e i 4 anni.
Se i processi persistono oltre questa età o se il linguaggio del bambino è perlopiù inintelligibile, ovvero non comprensibile, è bene approfondire e consultare un logopedista.