IL FALLIMENTO DI UNA RELAZIONE È QUASI SEMPRE UN FALLIMENTO DI COMUNICAZIONE. (Z. BAUMAN)
Il termine ASSERTIVITÀ deriva dal verbo asserire: affermare in modo chiaro ed efficace le proprie emozioni, idee o opinioni. Essere assertivi implica CONVINZIONE delle proprie opinioni, saperle esprimere e ascoltare e accettare le critiche costruttive. Essere assertivi significa quindi avere un comportamento EFFICACE, comunicare con sincerità senza sottomissione né aggressività.
Comunicare assertivamente è guadagnare la libertà di essere sé stessi, lontano dai timori di perdita di consenso, approvazione e protezione e dalla paura della solitudine e rifiuto che ne conseguono.
Un atteggiamento assertivo permette di:
All’interno di una buona comunicazione assertiva, riveste un ruolo molto importante anche il “saper chiedere”, l’essere in grado di fare delle richieste all’interlocutore che ho di fronte. “Saper chiedere e vedersi riconoscere la legittimità delle proprie richieste è già positivo, anche se non si ottiene quanto si è chiesto” (Burley-Allen 2004).
In che modo possiamo fare richieste assertive? Inizia tenendo a mente questo piccolo memorandum che può aiutarti in momenti in cui sei in difficoltà:
Ecco alcuni suggerimenti:
Il termine ASSERTIVITÀ deriva dal verbo asserire: affermare in modo chiaro ed efficace le proprie emozioni, idee o opinioni. Essere assertivi implica CONVINZIONE delle proprie opinioni, saperle esprimere e ascoltare e accettare le critiche costruttive. Essere assertivi significa quindi avere un comportamento EFFICACE, comunicare con sincerità senza sottomissione né aggressività.
Comunicare assertivamente è guadagnare la libertà di essere sé stessi, lontano dai timori di perdita di consenso, approvazione e protezione e dalla paura della solitudine e rifiuto che ne conseguono.
Un atteggiamento assertivo permette di:
- Ridurre la possibilità di sviluppare ansia e depressione;
- Esprimere correttamente le proprie emozioni;
- Superare difficoltà di apprendimento (erroneamente attribuite a capacità intellettive, ma di natura relazionale);
- Capire l’origine di un'emozione (idee “irrazionali” che la determinano);
- Agire
- Fare affermazioni che iniziano con “io”, “noi”;
- Parlare dei propri sentimenti;
- Essere spontanei;
- Accettare i complimenti e valorizzarsi;
- Quando necessario usare verbi incisivi: non posso > non farò; ho bisogno > voglio;
- Cambiare le domande in affermazioni: Non credi che…; Ciò che penso è…
- Sostare con lo sguardo più a lungo sull’interlocutore;
- Tono della voce adeguato: si deve sentire, ma non essere troppo alto;
- Prestare attenzione alla propria mimica facciale e a quella dell’interlocutore;
- Controllare il ritmo del discorso: non troppo veloce né troppo lento;
- Evitare intercalari;
- Controllare la gesticolazione.
All’interno di una buona comunicazione assertiva, riveste un ruolo molto importante anche il “saper chiedere”, l’essere in grado di fare delle richieste all’interlocutore che ho di fronte. “Saper chiedere e vedersi riconoscere la legittimità delle proprie richieste è già positivo, anche se non si ottiene quanto si è chiesto” (Burley-Allen 2004).
In che modo possiamo fare richieste assertive? Inizia tenendo a mente questo piccolo memorandum che può aiutarti in momenti in cui sei in difficoltà:
- Qual è il tuo obiettivo?
- Nell’esprimere la richiesta vai dritto al punto.
- Se hai difficoltà, esprimi il tuo sentimento.
- Ascolta il punto di vista altrui, ma ripeti la tua richiesta.
- Se l’altro accetta, mostra il tuo apprezzamento.
- Se l’altro non è d’accordo, adoperati per trovare un compromesso accettabile.
Ecco alcuni suggerimenti:
- Inizia con il dire un NO chiaro e fermo;
- Fornisci le tue ragioni, non scusarti;
- È un tuo diritto dire no;
- È un tuo diritto riflettere e cambiare idea;
- Se sei sicuro del tuo rifiuto, non lasciarti persuadere, piuttosto abbandona il campo!
- Se invece devi ancora decidere, chiedi maggiori informazioni e del tempo per pensare.