Non ti chiedo miracoli o visioni, ma la forza di affrontare il quotidiano. Preservami dal timore di poter perdere qualcosa della vita. Non darmi ciò che desidero, ma ciò di cui ho bisogno.
Insegnami l’arte dei «PICCOLI PASSI».
Frase tratta dal libro «Il piccolo principe» di Antoine de Saint-Exupéry
L'anno scolastico 2020-2021 è stato caratterizzato, soprattutto per i ragazzi delle superiori, da continui cambi di prospettiva, DAD e presenza si sono alternate parecchio in questi mesi così difficili, creando diverse fatiche nei nostri studenti.
Arrivano da mesi in cui la loro vita è stata stravolta, in cui il lockdown ha portato con sé numerosi cambiamenti tra cui: didattica a distanza, relazioni sociali quasi annullate, attività extra scolastiche annullate, impossibilità di esprimere a pieno la propria adolescenza e quarantena h24 a casa.
Il livello di benessere degli adolescenti e la percezione che essi hanno della propria soddisfazione di vita globale è di primaria importanza poiché rappresenta una risorsa fondamentale attraverso cui il giovane fonda le opportunità di essere felice nella vita futura. Gli studi sull'argomento hanno dimostrato, per esempio, che i giovani che esprimono un elevato grado di soddisfazione di vita nel periodo di transizione dalle scuole medie agli istituti superiori sono caratterizzati da un notevole rendimento scolastico durante la formazione post obbligatoria (Salmela-Aro & Tuominen-Soini, 2010).
Anche solo per il significativo tempo che vi trascorre, la scuola costituisce per il giovane adolescente un ambiente di primaria importanza, oltre che in qualità di Istituzione preposta all'istruzione e sviluppo degli apprendimenti, anche grazie alle relazioni sociali che si stabilizzano al suo interno (rapporto con i pari e con gli adulti). In questo senso, la scuola è riconosciuta come agente determinante del futuro dei giovani, il cui ambiente svolge una funzione decisiva anche nella formazione sociale degli adolescenti. La complessità che contraddistingue il vissuto scolastico pone quindi l’adolescente di fronte ad una serie di prove che ne fanno una delle esperienze più ardue da superare, ma potenzialmente anche una delle più costruttive (Palmonari, 2011).
L'ambiente scolastico è uno dei fattori psicologici che maggiormente influenza le dinamiche dell'apprendimento e l'acquisizione di competenze sociali da parte dell’allievo.
La scuola oggi non è più solo il luogo elettivo della didattica e delle conoscenze ma un ambiente sempre più investito affettivamente, un luogo di sperimentazione, socializzazione e arricchimento di sé.
Questo nuovo inizio a cui la scuola andrà incontro, porta con sé una responsabilità educativa fatta di metodologie innovative che devono essere viste come risorse irrinunciabili.
La scuola è un luogo di crescita e di comunità che poggia sul sostegno delle famiglie.
E con gli adulti di riferimento sarà necessario promuovere nei ragazzi le 4 “skills” (abilità, temi) più importanti per il loro benessere:
- L’autoefficacia è considerata un aspetto chiave alla base della motivazione e del benessere emotivo. Proprio durante questa pandemia, in cui spesso sono affiorati sentimenti di incertezza e di impotenza, è fondamentale insegnare ai ragazzi a sentire e a capire che le proprie azioni contano e che possono fare la differenza.
- La speranza correlata sia significativamente che positivamente al benessere psicologico e alla capacità di adattarsi efficacemente alle avversità. Coltivare in famiglia sentimenti di speranza può aiutare gli studenti ad aprirsi al futuro valutando nuove opportunità, imparando ad adottare punti di vista differenti e arrecando quella fiducia necessaria per superare limiti e difficoltà.
- La gratitudine arreca benefici fisici e psicologici e rappresenta quel “collante” in grado di connettere le persone. Per questa ragione insegnare ai ragazzi a riflettere su aspetti e/o ragioni per cui essere grati e aiutarli ad esprimere la riconoscenza può aiutarli a sentirsi meglio con sé stessi e con gli altri.
- Infine, la solidarietà rappresenta il bisogno di far parte di un gruppo e dello stare insieme, essenziale per l'essere umano, che proprio nel periodo di lockdown ci è venuto a mancare.
Cosa possiamo fare noi adulti di riferimento con i nostri ragazzi?
È necessaria una forte coerenza tra il contesto famiglia e quello scolastico. Se i due mondi (famiglia e scuola) cooperano e condividono le stesse premesse, sarà meno complesso affrontare il nuovo anno.
Insegnami l’arte dei «PICCOLI PASSI».
Frase tratta dal libro «Il piccolo principe» di Antoine de Saint-Exupéry
L'anno scolastico 2020-2021 è stato caratterizzato, soprattutto per i ragazzi delle superiori, da continui cambi di prospettiva, DAD e presenza si sono alternate parecchio in questi mesi così difficili, creando diverse fatiche nei nostri studenti.
Arrivano da mesi in cui la loro vita è stata stravolta, in cui il lockdown ha portato con sé numerosi cambiamenti tra cui: didattica a distanza, relazioni sociali quasi annullate, attività extra scolastiche annullate, impossibilità di esprimere a pieno la propria adolescenza e quarantena h24 a casa.
Il livello di benessere degli adolescenti e la percezione che essi hanno della propria soddisfazione di vita globale è di primaria importanza poiché rappresenta una risorsa fondamentale attraverso cui il giovane fonda le opportunità di essere felice nella vita futura. Gli studi sull'argomento hanno dimostrato, per esempio, che i giovani che esprimono un elevato grado di soddisfazione di vita nel periodo di transizione dalle scuole medie agli istituti superiori sono caratterizzati da un notevole rendimento scolastico durante la formazione post obbligatoria (Salmela-Aro & Tuominen-Soini, 2010).
Anche solo per il significativo tempo che vi trascorre, la scuola costituisce per il giovane adolescente un ambiente di primaria importanza, oltre che in qualità di Istituzione preposta all'istruzione e sviluppo degli apprendimenti, anche grazie alle relazioni sociali che si stabilizzano al suo interno (rapporto con i pari e con gli adulti). In questo senso, la scuola è riconosciuta come agente determinante del futuro dei giovani, il cui ambiente svolge una funzione decisiva anche nella formazione sociale degli adolescenti. La complessità che contraddistingue il vissuto scolastico pone quindi l’adolescente di fronte ad una serie di prove che ne fanno una delle esperienze più ardue da superare, ma potenzialmente anche una delle più costruttive (Palmonari, 2011).
L'ambiente scolastico è uno dei fattori psicologici che maggiormente influenza le dinamiche dell'apprendimento e l'acquisizione di competenze sociali da parte dell’allievo.
La scuola oggi non è più solo il luogo elettivo della didattica e delle conoscenze ma un ambiente sempre più investito affettivamente, un luogo di sperimentazione, socializzazione e arricchimento di sé.
Questo nuovo inizio a cui la scuola andrà incontro, porta con sé una responsabilità educativa fatta di metodologie innovative che devono essere viste come risorse irrinunciabili.
La scuola è un luogo di crescita e di comunità che poggia sul sostegno delle famiglie.
E con gli adulti di riferimento sarà necessario promuovere nei ragazzi le 4 “skills” (abilità, temi) più importanti per il loro benessere:
- L’autoefficacia è considerata un aspetto chiave alla base della motivazione e del benessere emotivo. Proprio durante questa pandemia, in cui spesso sono affiorati sentimenti di incertezza e di impotenza, è fondamentale insegnare ai ragazzi a sentire e a capire che le proprie azioni contano e che possono fare la differenza.
- La speranza correlata sia significativamente che positivamente al benessere psicologico e alla capacità di adattarsi efficacemente alle avversità. Coltivare in famiglia sentimenti di speranza può aiutare gli studenti ad aprirsi al futuro valutando nuove opportunità, imparando ad adottare punti di vista differenti e arrecando quella fiducia necessaria per superare limiti e difficoltà.
- La gratitudine arreca benefici fisici e psicologici e rappresenta quel “collante” in grado di connettere le persone. Per questa ragione insegnare ai ragazzi a riflettere su aspetti e/o ragioni per cui essere grati e aiutarli ad esprimere la riconoscenza può aiutarli a sentirsi meglio con sé stessi e con gli altri.
- Infine, la solidarietà rappresenta il bisogno di far parte di un gruppo e dello stare insieme, essenziale per l'essere umano, che proprio nel periodo di lockdown ci è venuto a mancare.
Cosa possiamo fare noi adulti di riferimento con i nostri ragazzi?
- Condividere con loro, senza segreti, quanto accade nel presente.
- Soffermiamoci sugli aspetti positivi e gradevoli del presente.
- Valutare insieme, giorno per giorno, l'evoluzione delle cose, per evitare stress e traumi. Ogni cambiamento, se ci sarà, verrà accolto e discusso di volta in volta.
- Non accelerare i pensieri, gettando lo sguardo in un futuro troppo lontano (nessuno ha certezze in questo momento).
- Coltivare il rispetto delle regole dando loro il buon esempio.
- Sviluppare una visione realista ma ottimista (i ragazzi sentono le nostre ansie). Questo non significa nascondere i nostri stati d'animo (anche noi adulti siamo nella stessa incertezza) ma saperli filtrare in modo costruttivo e non distruttivo.
- Aiutare i ragazzi a ristabilire una routine il più possibile simile a quella di prima (scuola, famiglia, attività extra scolastiche, amici ecc.).
- Disinnescare i presagi di malessere, facendosi raccontare dai ragazzi com'è la scuola in questa nuova modalità, come stanno loro e come la stanno vivendo.
- È importante risignificare l’esperienza vissuta, condividendo le emozioni legate all'emergenza passata e le emozioni che si vivono oggi.
- Condividere il proprio sentire come genitore e parlarne con i ragazzi così da non farli sentire soli.
- Gestire la paura dell'altro e del contagio che la pandemia ha prodotto.
- Responsabilizzare i figli e fidarsi di loro. Guidarli soprattutto in questa prima fase di incertezza.
- Non drammatizzare.
È necessaria una forte coerenza tra il contesto famiglia e quello scolastico. Se i due mondi (famiglia e scuola) cooperano e condividono le stesse premesse, sarà meno complesso affrontare il nuovo anno.