Strade luccicanti, addobbi colorati un po' ovunque, dolciumi e regali di ogni tipo stanno invadendo la nostra vita ormai da diversi giorni…Natale è alle porte!!
Ma perché alcune persone non riescono ad essere felici quando arriva questo periodo dell’anno?
La chiamano “Christmas blues” o tristezza natalizia, una sorta di inadeguatezza che nasce in coloro che sentono questo disagio. Queste persone provano un malessere diffuso, tristezza, nostalgia verso il passato, sconforto, ansia, apatia, insonnia e una sensazione di stanchezza fisica e mentale.
Sappiamo tutti che il Natale è la festa per eccellenza dell’anno, carica di aspettative, di emozioni, di tradizioni familiari che si ripresentano in modo a volte anche prepotente nelle nostre vite. Questi sentimenti sono la dimostrazione che non si deve essere felici per forza se la maggior parte delle persone lo è, ma soprattutto non ci si deve sentire in colpa per questo stato d’animo. Inoltre, i cambiamenti stagionali che la stagione invernale imminente porta, quali la diminuzione delle ore di luce e della produzione di Serotonina, possono ulteriormente incidere sullo stato di tristezza influenzando l’umore, il ritmo sonno-veglia, la sessualità, la memoria e il nostro benessere in generale.
Cosa possiamo fare per affrontare questi stati d’animo?
1. Ridurre in primis l’aspettativa data dalle convenzioni sociali. Organizzare l’acquisto dei regali in tempi dilazionati può essere d’aiuto per non arrivare all’ultimo e far diventare lo shopping natalizio una fonte di stress;
2. Ascoltarci e sapere dire NO. Se non ce la sentiamo di andare ad un determinato appuntamento (che tecnicamente riteniamo obbligato), concediamoci il diritto di rifiutare;
3. Accogliere le emozioni che stiamo provando senza giudizio. Non siamo matti o sbagliati se siamo un po' tristi durante questo periodo.
4. Godere del presente, senza farsi divorare da vecchi fantasmi del passato (cose che non abbiamo fatto, cosa che abbiamo perduto) e dalle ansie per il futuro (cose che devo fare);
5. Concedersi maggiore flessibilità, provando a vivere il Natale non come una festa imposta, dove i “devo” sono all’ordine del giorno, ma cercando di cogliere in questa festa quello che ci connette a noi stessi, ai nostri valori.
Ma perché alcune persone non riescono ad essere felici quando arriva questo periodo dell’anno?
La chiamano “Christmas blues” o tristezza natalizia, una sorta di inadeguatezza che nasce in coloro che sentono questo disagio. Queste persone provano un malessere diffuso, tristezza, nostalgia verso il passato, sconforto, ansia, apatia, insonnia e una sensazione di stanchezza fisica e mentale.
Sappiamo tutti che il Natale è la festa per eccellenza dell’anno, carica di aspettative, di emozioni, di tradizioni familiari che si ripresentano in modo a volte anche prepotente nelle nostre vite. Questi sentimenti sono la dimostrazione che non si deve essere felici per forza se la maggior parte delle persone lo è, ma soprattutto non ci si deve sentire in colpa per questo stato d’animo. Inoltre, i cambiamenti stagionali che la stagione invernale imminente porta, quali la diminuzione delle ore di luce e della produzione di Serotonina, possono ulteriormente incidere sullo stato di tristezza influenzando l’umore, il ritmo sonno-veglia, la sessualità, la memoria e il nostro benessere in generale.
Cosa possiamo fare per affrontare questi stati d’animo?
1. Ridurre in primis l’aspettativa data dalle convenzioni sociali. Organizzare l’acquisto dei regali in tempi dilazionati può essere d’aiuto per non arrivare all’ultimo e far diventare lo shopping natalizio una fonte di stress;
2. Ascoltarci e sapere dire NO. Se non ce la sentiamo di andare ad un determinato appuntamento (che tecnicamente riteniamo obbligato), concediamoci il diritto di rifiutare;
3. Accogliere le emozioni che stiamo provando senza giudizio. Non siamo matti o sbagliati se siamo un po' tristi durante questo periodo.
4. Godere del presente, senza farsi divorare da vecchi fantasmi del passato (cose che non abbiamo fatto, cosa che abbiamo perduto) e dalle ansie per il futuro (cose che devo fare);
5. Concedersi maggiore flessibilità, provando a vivere il Natale non come una festa imposta, dove i “devo” sono all’ordine del giorno, ma cercando di cogliere in questa festa quello che ci connette a noi stessi, ai nostri valori.